martedì 15 settembre 2009

Editoriale del 15 Settembre 2009

De Iudicium

L'opinione è varia e di diversi colori, lo sappiamo, ma cosa succede quando quest'opnione diventa quasi monotematica su un tale argomento?

Parto in questa maniera per un semplice motivo, l'Italia ha un immagine all'estero letteralmente spaventosa. Non che qui in Italia non ci si renda conto del fatto, ma la maggior parte della popolazione, oltre che votare il Nano Sorridente, si ritiene contenta di non essere accoltellata per strada da qualche malvagio e fantomatico extra-comunitario creato dai media o di sentire la Voce del Padrone Bianco, dicasi Vaticano, interloquire con la massima forza sulle questione legislative e riformatorie dello stato.

Io, ho una modesta visione di me stesso, ma mi considero un grande viaggiatore, perché grazie alla mia famiglia, ho girato quasi tutto il mondo, conosciuto persone e vissuto i luoghi. Devo dire che l'Italia è sicuramente un paese incivile, in cui la giustizia bisogna crearsela salendo la scala gerarchia del denaro o del potere, altrimenti è solo un falso albeggiare. In cui le persone credono che si possa prendere gli immigrati ed eliminarli come spazzatura, senza nemmeno rendersi conto che i lavori più umili sono fatti proprio da quest'ultimi. Ma sorvoliamo davanti ai problemi di un paese che è in un coma mentale, morale e culturale.

La mia attenzione si voleva porre da un altra parte; voleva porsi sul fatto che ho visto i problemi anche in altri paesi, ma perché a livello estero non ne sappiamo nulla? Apparte il fatto che la nostra stampa preferisce riferire del gatto investito che ha fatto andare a sbattere la macchina del settantenne (accaduto realmente), ma perché riescono, diciamo, a "tenerli nascosti", senza che ci sia una sfumatura positiva o negativa in questo. Il fatto che il nostro paese si profondamente diviso da cultura, modalità di pensiero, di vita e addirittura di lingua, crea degli scompensi interni che poi vanno a montarsi alle questioni poltiche che alla fine esplodono in un enorme "sputtanamento" generale, e qui, l'Italia, guadagna vari punti internazionalmente, come al solito d'altronde.

Ma allo stesso tempo, tenerli nascosti e silenziosi non è altrettanto indecente? Anche perché quando si viene a scoprire è ancor peggio, perché noi italiani alziamo le spalle e sbottiamo con un:"Vabbè!" mentre gli altri cittadini, che hanno un normale senso dello stato, diventano furibondi. Per esempio, recentemente sono tornato da Parigi, città dove io ho intenzione di andare a vivere e studiare, quindi c'è già una bella premessa di per sè, insieme a me c'erano dei colleghi di lavoro, cui i genitori erano venuti a fare visita. Per ritornare prenotarono un volo Air France e purtroppo, arrivati al check-in, era in over booking. Ed è soltanto l'inizio, li hanno poi mandanti ad Amsterdam, da lì, dopo un altro over booking, sono stati spostati a Francoforte per un altra coincidenza, anche quella in over booking. Alla fine hanno minacciato di fargli causa e gli è stato subito trovato un volo in prima classe per tre persone. In Italia, la cosa avrebbe fatto scalpore perché tanto, prima o poi, la si veniva a sapere, mentre all'estero è quasi impossibile venirne a conoscenza.

A quel fatidico "ergo" cui volevo arrivare, la mia domanda è: la scelta migliore è il sorriso che funziona o i denti cariati disonesti ma allo stesso tempo "aperti"?

Aspetto commenti sul Forum di St.Charlie,

Magnus De Armis

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